Si è appena concluso a Trieste Parole O_stili, un appuntamento dedicato alla lotta dell’hate speech e all’uso consapevole della Rete.
L’hate speech, letteralmente incitamento all’odio è una categoria della giurisprudenza che indica un genere di parole e discorsi che hanno lo scopo di esprimere odio e intolleranza verso una persona o un gruppo (razziale, etnico, religioso, di genere o orientamento sessuale).
In tempi moderni, internet ha amplificato notevolmente il fenomento grazie alla notevole facilità nel condividere parole e pensieri fra persone che quotidianamente si confrontano attraverso forum e social network.
L’iniziativa, che ha coinvolto oltre 500 volti noti della rete nelle giornate del 17 e del 18 febbraio, ha l’obiettivo di far dialogare e confrontare professionisti e personalità di diversi settori a cui le modalità espressive su internet stanno particolarmente a cuore.
Diverse le personalità di primissimo piano che hanno partecipato, dal direttore del Tg di La7 Enrico Mentana alla presidente della Camera Laura Boldrini.
Parole Ostili: un manifesto per un uso consapevole della Rete
L’obiettivo è quello di creare un manifesto, firmabile da qualsiasi persona, che sensibilizzi i navigatori sulle problematiche dei comportamenti eticamente scorretti su internet per arginare e combattere le pratiche e i linguaggi negativi della Rete.
Le tematiche affrontante riguardano diversi ambiti di competenza: dai social media e le azioni disruptive di marketing che devono saper mantenere una linea coerente di rispetto delle idee e delle persone, al corretto modo di fare informazione online o ai dibattiti politici che dovrebbero essere scevri da insulti e turpiloquio.
E ancora bufale, disinformazione, bolle personalizzate e distorsioni prodotte da algoritmi e meccanismi di social network, motori di ricerca e dalla rete in genere.
Massima attenzione anche al cyberbullismo e ai giovani che, in qualità dei comunicatori di domani, stanno crescendo in una giungla digitale sempre più estrema.
L’evento è culminato nella stesura del manifesto, formato da 10 comandamenti selezionati da Parole O_stili dopo una lunga discussione online:
- Virtuale è reale. Dico o scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
- Si è ciò che si comunica. Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
- Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
- Prima di parlare bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
- Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere farmi capire avvicinarmi agli altri.
- Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
- Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
- Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
- Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
- Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.