Dopo 15 anni di ricerche da parte dell’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi (IMM) del CNR di Bologna svolte in collaborazione con il consorzio Proambiente appartenente alla Rete Alta Tecnologia gestita da Aster, è stato presentato un rivoluzionario sensore in grado di rilevare la presenza di benzene nell’aria anche a bassissime concentrazioni.
Il sensore, grande quanto una moneta da due euro, viene alimentato con pochissima energia dato che il picco massimo della potenza utilizzata è di 24W ed è inserito in un dispositivo delle dimensioni di una scatola di biscotti.
Un sensore per il benzene autonomo e sostenibile
L’innovazione alla base del sistema di rilevamento ruota attorno all’utilizzo di tecnologie di fabbricazione a semiconduttore per realizzare componenti miniaturizzati in silicio da inserire all’interno dello strumento di analisi gas-cromatografico e all’operabilità autonoma.
Ciò significa che il sensore non ha bisogno di bombole esterne per fornire il gas di trasporto per effettuare le analisi ma utilizza la campionatura dell’aria ambientale, successivamente filtrata.
La centralina di controllo monta un allarme integrato e di un sistema per trasmissione dei dati compatibile con le moderne reti wireless: questa tecnologia di comunicazione evita l’esigenza di manutenzione programmata perché il dispositivo è, a tutti gli effetti, intelligente.