Revenge porn, il Garante lancia un canale di emergenza per le vittime potenziali

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Il Garante Privacy si schiera in prima linea contro il revenge porn e in supporto delle vittime potenziali, soprattutto donne, che vengono coinvolte in fenomeni di ricatto o lesione d’immagine collegati alla pornografia non consensuale.

Per farlo, il Garante ha infatti stretto un accordo con Facebook e ha lanciato sul proprio sito un canale di emergenza tramite cui le persone possono denunciare eventuali fenomeni di revenge porn e ottenere il blocco di foto e video intimi diffusi senza il proprio consenso.

Chiunque infatti ritenga che vi sia il rischio di una diffusione non autorizzata può utilizzare il canale, in forma preventiva, che si interfaccia con le piattaforme sociali della multinazionale americana (Facebook e Instagram) la quale provvederà a verificare la segnalazione ed effettuare il blocco ove si la denuncia si rivelasse fondata.

L’indirizzo da cui effettuare l’accesso al canale di emergenza è disponibile alla pagina dedicata del sito del Garante Privacy e sarà attivo dal 8 marzo.

Il funzionamento è semplice: tramite un modulo si potranno fornire dettagli sul caso all’Autorità e caricare le immagini interessate che verranno cifrate in modo da diventare irriconoscibili e inutilizzabile ma preservando delle caratteristiche utili ad una comparazione algoritmica che permette il raffronto che caricamenti presenti e futuri: laddove la tecnologia identificasse un’identità con materiale presente sulla piattaforma di Facebook o Instagram, provvederà a bloccarlo.

Per maggiori informazioni è disponibile il comunicato ufficiale sul sito del Garante Privacy.

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