TIM e Open Fiber, insieme a KKR, Macquarie e a Cassa Depositi e Prestiti, hanno firmato un importante protocollo di intesa non vincolante, ossia un Memorandum of Understanding, finalizzato al percorso di integrazione tra le rispettive reti in fibra ottica.
Si tratta di un processo che punta alla creazione di un unico operatore delle reti di telecomunicazioni, non verticalmente integrato, controllato da Cassa Depositi e Prestiti con la partecipazione dei due fondi di investimento allo scopo di accelerare la diffusione della fibra ottica e delle infrastrutture VHCN in Italia.
L’obiettivo, inutile a dirsi, è un miglioramento dell’accesso ai servizi di connettività per il sistema Paese, sia per la popolazione che per gli Enti pubblici e le imprese.
L’operazione, da svilupparsi tramite un assetto societario da definire, prevede la separazione delle attività infrastrutturali di rete fissa di TIM da quelle commerciali per poi effettuare l’unificazione della parte di rete con quella a disposizione di Open Fiber.
La sottoscrizione del protocollo prevede una tempistica di 5 mesi, con scadenza al 31 ottobre 2022, per finalizzare lo schema dell’operazione che giungerà poi alla firma dei rispettivi organi deliberanti aziendali.
Si tratta di un importantissimo passo verso la riduzione del digital divide del Paese e, come tale, vedrà la massima attenzione da parte del Governo che gioca un ruolo dirimente nell’iniziativa.
Maggiori dettagli nel comunicato stampa di Open Fiber.