TIM e Open Fiber disponibili all’unificazione della rete in fibra ottica

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TIM e Open Fiber, insieme a KKR, Macquarie e a Cassa Depositi e Prestiti, hanno firmato un importante protocollo di intesa non vincolante, ossia un Memorandum of Understanding, finalizzato al percorso di integrazione tra le rispettive reti in fibra ottica.

Si tratta di un processo che punta alla creazione di un unico operatore delle reti di telecomunicazioni, non verticalmente integrato, controllato da Cassa Depositi e Prestiti con la partecipazione dei due fondi di investimento allo scopo di accelerare la diffusione della fibra ottica e delle infrastrutture VHCN in Italia.

L’obiettivo, inutile a dirsi, è un miglioramento dell’accesso ai servizi di connettività per il sistema Paese, sia per la popolazione che per gli Enti pubblici e le imprese.

L’operazione, da svilupparsi tramite un assetto societario da definire, prevede la separazione delle attività infrastrutturali di rete fissa di TIM da quelle commerciali per poi effettuare l’unificazione della parte di rete con quella a disposizione di Open Fiber.

La sottoscrizione del protocollo prevede una tempistica di 5 mesi, con scadenza al 31 ottobre 2022, per finalizzare lo schema dell’operazione che giungerà poi alla firma dei rispettivi organi deliberanti aziendali.

Si tratta di un importantissimo passo verso la riduzione del digital divide del Paese e, come tale, vedrà la massima attenzione da parte del Governo che gioca un ruolo dirimente nell’iniziativa.

Maggiori dettagli nel comunicato stampa di Open Fiber.

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La Puglia è la prima regione italiana a risolvere il digital divide infrastrutturale

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Non senza sorpresa in relazione alle previsioni è la Puglia ad essere la prima regione d’Italia ad ultimare le attività che consentono di azzerare il digital divide per questioni infrastrutturali.

Si è infatti concluso in questi giorni il piano di copertura in banda ultralarga attraverso la rete FTTx (ovvero con tecnologie FTTC fino a 200 Mbps e FTTH fino a 1 Gigabit/s) da parte di TIM che tocca il 99,4% delle famiglie che utilizzano la rete fissa mentre il restante 0,6% viene coperto attraverso connessioni ultrabroadband FWA o satellitari.

Si tratta di un risultato storico che consente a cittadini e imprese pugliesi di accedere alle tecnologie di ultima generazione nonostante i problemi dettati dalla fase emergenziale legata alla pandemia.

Ad oggi sono stati realizzati interventi infrastrutturali in circa 200 Comuni pugliesi per costruire nuove reti o ammodernare e ampliare quelle esistenti al fine di poter spegnere la rete in rame (RTG) e migrare completamente tutta la connettività su rete a banda larga.

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Il Comune di Battipaglia sigla la convenzione con Open Fiber per la nuova rete in fibra ottica

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Entro 18 mesi da oggi il Comune di Battipaglia potrà contare su una rete in fibra ottica di ultima generazione: sono partiti infatti i lavori che permetteranno a Open Fiber di realizzare una rete di telecomunicazioni all’avanguardia in grado di assicurare a cittadini e imprese accesso a tutti i principali servizi evoluti in ambito digitale.

In questo modo la città, già uno dei principali centri di produzione agricola in Italia, potrà potenziare i servizi e le possibilità per la comunità locale ma anche per coloro che interagiscono con le imprese del territorio oltre che, ovviamente, per i servizi resi dalla Pubblica Amministrazione.

Gli scavi per la fibra ottica saranno contenuti e si prevede il riuso di infrastrutture già esistenti: sono stati progettati 101 chilometri di fibra ottica, di cui 42 costituiti da impianti interrati o aerei già presenti in città, e un totale di 9mila chilometri di cavi in fibra ottica.

Insieme all’intervento di cablaggio in città è prevista anche la copertura delle aree più periferiche e rurali di Battipaglia grazie al Piano Banda Ultralarga sotto cordinamento di Infratel.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa di Open Fiber.

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Strategia Digitale, online il portale dedicato ai progetti per connettere l’Italia

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Tramite la convergenza di MISE, Unioncamere e ALI (Lega delle autonomie locali) è stato pubblicato oggi il portale Strategia Digitale, un aggregatore di progetti e contenuti sulle politiche digitali a sostegno della diffusione della banda ultralarga nel Paese.

Tutte le Pubbliche Amministrazioni, ma anche le imprese, possono utilizzare il nuovo servizio per accedere a una serie di progetti, eventi ed iniziative atte a promuovere e supportare la realizzazione delle infrastrutture atte a veicolare i servizi internet a banda ultralarga nelle aree a bassa densità di popolazione in Italia.

Allo stesso modo il portale permetterà di concepire l’integrazione di infrastrutture tramite l’approfondimento delle singole attività degli attori coinvolti nei progetti già istituiti e raccolti nello spazio virtuale che risultano tutti accomunati dall’interesse di perfezionare ed attivare la rete in fibra ottica ovunque in Italia.

Il coordinamento è affidato a Infratel.

Maggiori dettagli nel sezione dedicata del sito del MISE.

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DESI 2020, ancora un passo indietro dell’Italia nel digitale

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Sembra non esaurirsi il pessimo rapporto con il processo di digitalizzazione da parte dell’Italia: secondo il nuovo rapporto DESI 2020, rilasciato oggi, l’Italia arretra nella classifica UE.

Il nostro Paese infatti si posiziona ultimo per competenze digitali e la banda ultralarga è ancora un miraggio con solo il 13% di accesso su base nazionale.

Il rapporto DESI 2020 sottolinea come solo il 42% della popolazione abbia esclusivamente una competenza di base, i laureati in discipline ICT sono appena l’1%.

La possibilità di dotare gli italiani di una rete veloce è ancora un miraggio nonostante l’impegno di Infratel Italia: l’obiettivo di finire l’80% del piano BUL nel 2020 non sarà raggiunto, anche perché le fasi di collaudo si calcolano in 80 Comuni su 6mila.

Questo ritardo è sicuramente frutto anche della guerra, più o meno velata, fra Open Fiber e TIM per il controllo dell’infrastruttura di rete di ultima generazione che dovrebbe servire gli italiani: il risultato è che ci rimettono proprio i consumatori finali, ossia i cittadini.

Cumulativamente, l’Italia scende di una posizione nella classifica dei Paesi UE, dal 24esimo al 25esimo posto.

Il report completo in italiano è disponibile qui.

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Infratel porta il Wi-Fi nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia

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Grazie all’impegno congiunto fra Infratel, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Puglia e l’Ente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia è stato trovato l’accordo per progettare, realizzare e mantenere una nuova infrastruttura di connettività che preveda nuovi punti di accesso Wi-Fi all’interno delle aree del Parco Nazionale Dell’Alta Murgia.

Cittadini e turisti potranno così connettersi, tramite l’app Wi-Fi Italia, beneficiando della nuova rete e dei servizi accessori che verranno implementati grazie alla connettività: l’intesa infatti punta a porre in essere anche misure sperimentali e buone pratiche di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale grazie all’impiego della tecnologia come per esempio la sperimentazione di nuove tecnologie Li-Fi per i servizi pubblici di interesse del Parco.

La nuova infrastruttura di connettività inoltre permette di sviluppare l’ecosistema digitale per garantire le basi del Turismo 4.0, una nuova modalità di fruizione delle bellezze naturali e culturali potenziata dalle molteplici opportunità offerte dal digitale.

Maggiori dettagli nel comunicato stampa di Infratel.

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Confagricoltura e Open Fiber insieme per connettere le aziende agricole italiane

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Confagricoltura e Open Fiber hanno raggiunto un accordo volto a favorire la diffusione di connettività basata sull’adozione della fibra ottica da parte delle aziende agricole italiane.

L’importanza della collaborazione è palese, specie durante l’emergenza sanitaria del COVID-19, in quanto la digitalizzazione e la diffusione della connettività permette di accelerare i processi di sviluppo nell’agro-alimentare al fine di fare un ulteriore salto di qualità verso l’agricoltura 4.0.

Le aziende del settore primario, grazie alle nuove tecnologie, possono produrre meglio, distribuire in modo più capillare e anche commercializzare direttamente attraverso canali di e-commerce.

In tal senso la disponibilità di connettività veloce permette di garantire stabilità, velocità e opportunità favorendo lo sviluppo economico, tecnologico e sociale delle imprese agricole e dell’agricoltura nazionale in senso lato.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa è disponibile un comunicato stampa.

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Approvato il Piano Scuola per potenziare la connettività delle scuole italiane

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Il Comitato nazionale per la Banda Ultralarga ha approvato un piano da oltre 400 milioni di euro per potenziare la connettività delle scuole italiane.

Si tratta di un importante risultato che permette di portare negli istituti la banda ultralarga in tempi quanto più rapidi possibili: l’obiettivo è rendere 32.213 edifici scolastici, pari all’81,4% dei plessi esistenti, serviti da connessioni veloci nell’ordine di 1 Gbit con 100 Mbits di banda garantita.

Il piano presenta una dotazione economica raddoppiata per coprire i costi strutturali degli interventi di adeguamento della connettività e per la copertura dei costi di esercizio per un periodo di 5 anni.

Sono state inoltre approvate, nel medesimo intervento, due tipologie di voucher per le famiglie: il primo prevede un contributo massimo da 200 euro per le connessioni veloci, il secondo un contributo relazionato all’ISEE massimo da 500 euro per connessioni veloci e per l’acquisto di tablet e pc.

Il Piano Scuola è stato siglato grazie al lavoro coordinato e congiunto del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione e ovviamente del Ministero dell’Istruzione.

Maggiori dettagli nel comunicato stampa.

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A Limbiate è attiva la fibra ottica di Open Fiber

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Limbiate, importante comune della Provincia di Monza e Brianza, può ufficialmente definirsi comune virtuoso in fatto di connettività: grazie all’impegno di Open Fiber, la società partecipata da Enel che ha la missione di creare un’infrastruttura pubblica in fibra ottica sul territorio nazionale, la cittadina brianzola è raggiunta dall’infrastruttura a banda ultra larga che collega le prime unità immobiliari.

Il primo lotto di 4mila case della città può beneficiare dei servizi dei provider che hanno scelto di fruire della nuova infrastruttura di rete a banda ultra larga di Open Fiber: Tiscali e Vodafone sono le prime aziende a commercializzare i propri servizi, conuna velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo, per cittadini e aziende.

Il completamento del cablaggio avverrà con il raggiungimento, secondo il progetto di espansione, di circa 11mila unità immobiliari e 6mila chilometri di cavi in fibra ottica depositati in nuovi scavi e recuperando le vecchie installazioni. La rete di Open Fiber è uno dei requisiti indispensabili per l’evoluzione tecnologica dei territori urbani assicurando performance non raggiungibili con le attuali reti in rame o miste fibra-rame.

Numerosi infatti sono i servizi evoluti possibili con la nuova infrastruttura in fibra ottica come i servizi digitali e di intrattenimento basati sullo streaming delle informazioni, l’Internet of Things, l’e-health, il cloud computing ma anche i servizi evoluti per la Pubblica Amministrazione come le applicazioni smart city inerenti alla mobilità sostenibile, il controllo elettronico degli accessi, il monitoraggio ambientale, la gestione dell’illuminazione pubblica e la digitalizzazione dei servizi per il turismo.

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La fibra ottica di Open Fiber raggiunge il Comune di La Spezia

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Il Comune di La Spezia fruisce dell’alta velocità della connessione infrastrutturale garantita da Open Fiber attraverso la modalità FTTH (Fiber To The Home).

La città, che rappresenta un importante polo industriale del Mediterraneo in quanto sede di uno dei più importanti Arsenali militari marittimi d’Italia ed è il secondo centro urbano della Liguria, accelera e garantisce il cablaggio delle prime 11mila case ora sono servite dalla fibra ottica fino a 1 Gigabit al secondo commercializzata dagli operatori Vodafone, Wind Tre, Tiscali e Withu su rete di Open Fiber.

La fibra ultraveloce è presente nei quartieri Migliarina e Canaletto mentre si attende l’estensione della banda ultra larga per le quasi 36mila unità immobiliari già incluse nel piano di sviluppo.

Attraverso una rete di circa 21mila chilometri di fibra ottica e grazie ad un investimento complessivo pari a oltre 13 milioni di euro Open Fiber vuole rilanciare la competività del Paese e consentire la nascita e crescita dei servizi che necessitano delle alte velocità di banda.

Fra questi l’IoT, il cloud computing, lo streaming di contenuti audio/video ad alta definizione ma anche i servizi della PA come la mobilità sostenibile, il controllo elettronico degli accessi, il monitoraggio ambientale, la gestione dell’illuminazione pubblica e della videosorveglianza oltre sostenere il turismo digitale.

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