Il Comune di Genova attiva una piattaforma digitale dedicata alla partecipazione attiva dei cittadini

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Si chiama ProponiTi ed è la nuova piattaforma digitale che il Comune di Genova ha attivato per la partecipazione attiva dei cittadini residenti.

L’obiettivo è quello di promuovere in modo trasparente la gestione delle proposte di patto di collaborazione che rappresenta lo strumento a disposizione dell’Ente per ratificare accordi con i privati nell’interesse comune volto alla tutela e alla valorizzazione del bene pubblico.

Accessibile tramite identità digitale, SPID o CIE, la nuova piattaforma consente, in modo semplice e veloce, di gestire online la procedura per siglare un patto di collaborazione: attualmente ne risultano oltre 500 attivi nei vari Municipi e riguardano diversi ambiti che variano dal verde pubblico alla promozione culturale.

La co-progettazione di pubblico e privato è un importante tassello per il benessere individuale e collettivo riguardante tanto opere materiali come aree verdi, piazze o strade ma anche opere immateriali come la cultura, l’educazione o la cittadinanza digitale.

ProponiTi è una piattaforma basata su tecnologia opensource.

Maggiori dettagli nel comunicato stampa del Comune di Genova.

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Regione Puglia lancia una rete regionale di punti di facilitazione digitale

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Regione Puglia impegna le proprie risorse a vantaggio dei cittadini per semplificare il rapporto con la tecnologia: è stata infatti comunicato il lancio di una rete di punti di facilitazione digitale su tutto il territorio pugliese con il compito di erogare servizi di assistenza per chi ha bisogno di supporto per godere dei propri diritti connessi al digitale.

La rete di centri prevede la realizzazione di 231 punti di accessi fisici, fissi e itineranti, che verranno attivati progressivamente per raggiungere 183.000 pugliesi compresi nella fascia di età 18/75: la collocazione sarà prevalentemente presso spazi o centri pubblici, centri per l’impiego, URP delle aziende sanitarie e presso luoghi che erogano servizi alla cittadinanza o centri di aggregazione socio-culturale.

L’obiettivo è il rafforzamento delle competenze digitali e supportando la riduzione del digital divide per fattori culturali.

I fondi per l’iniziativa ammontano a poco più di 10 milioni di euro e ricadono nell’ambito degli stanziamenti del PNRR.

Maggiori informazioni nel comunicato di Regione Puglia.

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Il Comune di Genova punta su servizi e formazione per realizzare la cittadinanza digitale

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Per valorizzare le competenze tecnologiche dei genovesi e digitalizzare i servizi pubblici erogati dall’Ente, il Comune di Genova punta sulla cittadinanza digitale presentando un insieme di iniziative organizzate in un ecosistema digitale pronto per essere eventualmente riutilizzato a livello nazionale.

L’ecosistema insiste su una serie di opportunità che vanno dalla sperimentazione di innovazioni tecnologiche alla formazione della cittadinanza relativamente alle competenze digitali per essere autonomi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.

In questo modo il cittadino può guadagnare la cittadinanza digitale, ossia l’insieme di opportunità, valori, competenze e comprensione critica necessario per affrontare l’era tecnologica.

Per ottenere questo risultato, in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, il Comune di Genova ha organizzato l’iniziativa Scuola internet per tutti che prevede una serie di incontri finalizzati ad incrementare le competenze digitali di base.

In affiancamento alle attività di formazione ci sono una serie di servizi utili ad esercitare le facoltà prerogative dei cittadini: fra questi il fascicolo del cittadino attraverso cui, con un unico accesso, è possibile accedere a molteplici servizi come la consultazione dei dati anagrafici, la variazione di residenza, lo scaricamento di certificati ma anche la gestione degli abbonamenti del trasporto pubblico e il pagamento di multe e imposte.

Grazie all’interconnessione con l’app IO è inoltre possibile fruire delle notifiche in caso di avvisi o variazioni di cui il cittadino deve essere informato.

Il cittadino inoltre può interagire con l’Ente segnalando eventuali disservizi sul territorio: ciò è possibile grazie a SegnalaCI, la piattaforma studiata appositamente per indirizzare all’ufficio competenze ogni richiesta riguardante la manutenzione relative al bene comune e che ha permesso di ridurre drasticamente le tempistiche di intervento.

Nell’insieme di servizi proposti al cittadino grazie all’uso della tecnologia c’è l’agenda appuntamenti che permette di prenotare agevolmente tramite pc, tablet o smartphone un appuntamento presso gli uffici del Comune di Genova, evitando le file e consentendo una migliore organizzazione dei servizi al cittadino riducendo i tempi di attesa.

Per controllare il territorio è invece disponibile il geoportale cittadino, un portale online realizzato tramite rilievi geospaziali che consente di disporre di una rappresentazione della città con livelli di dettaglio elevatissimi.

Maggiori informazioni nel comunicato del Comune di Genova.

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AgID pubblica la Guida dei diritti di cittadinanza digitali

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In accordo alle previsioni del Codice dell’Amministrazione Digitale, ossia il CAD, AgID ha pubblicato oggi la Guida dei diritti di cittadinanza digitali.

La cittadinanza digitale racchiude i diritti digitali su cui cittadini e imprese possono contare per la fruizione dei servizi della Pubblica Amministrazione affinché siano altamente accessibili.

In forza dei diritti di cittadinanza digitali la popolazione deve poter accedere ai servizi online in maniera semplice, sicura e veloce ma anche acquisire informazioni e instaurare una comunicazione rapida con la Pubblica Amministrazione potendo presentare istanze e risolvere problemi.

Non solo, i diritti di cittadinanza digitali consentono di beneficiare di modalità di pagamento evolute che garantiscono la massima trasparenza e sicurezza.

La Guida realizzata da AgID intende informare cittadini e imprese, con un linguaggio molto semplice ed efficace, sulla platea di strumenti e servizi disponibili organizzati in 12 paragrafi divisi in due parti, una illustrativa e una maggiormente tecnica.

Maggiori dettagli nel comunicato di AgID.

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Solve for Tomorrow, Samsung insegna agli studenti come diventare cittadini digitali responsabili

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In occasione del nuovo anno scolastico Samsung ha avviato, destinandolo alle scuole di ogni ordine e grado, il progetto Solve for Tomorrow, un’iniziativa che si pone l’ambizioso compito di sensibilizzare gli studenti ad uno uso sicuro delle piattaforme digitali e delle nuove tecnologie nell’ottica di renderli cittadini digitali responsabili.

Si tratta, a tutti gli effetti, di un programma di educazione civica digitale, promosso in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, che si rende quantomai attuale anche in relazione alle conseguenze della crisi sanitaria con l’incremento della didattica a distanza e la crescita delle ore trascorse online dai ragazzi.

L’alleanza pubblico-privato per l’alfabetizzazione digitale dei giovani è sicuramente una chiave di lettura utile per impostare una nuova rotta a beneficio dell’intera comunità: generazioni più consapevoli di come si usa il digitale permettono una più attenta circolazione delle informazioni e un miglioramento delle condizioni generali di una società sempre più informatizzata.

Solve for Tomorrow si concretizza in una serie di esercitazioni e lezioni teoriche sulla piattaforma online Brickslab che prevede inoltre un piccolo test finale con erogazione di un diploma: questa attività formativa è orientata a sviluppare il ragionamento e il lavoro di squadra imparando a sviluppare un rapporto sano con le nuove tecnologie e trovando soluzioni a problemi della comunità, come per esempio la migliore gestione della raccolta differenziata affinché abbia un impatto ambientale minore, e nel contempo sensibilizzando i giovani alunni sui temi più impattanti dal punto di vista sociale.

Alla conclusione del percorso formativo, in essere da ottobre a marzo, Samsung indirà un hackathon tramite cui perfezionare le idee prospetticamente più interessanti con il sostegno dei propri dipendenti in modo da poterli effettivamente implementare.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa di Samsung.

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A Roma nasce la prima piazza smart della città

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A Roma nel quartiere Pietralata è stata presentata la prima piazza smart: un luogo pubblico ideato per dare ai cittadini nuove opportunità sfruttando le ultime tecnologie disponibili.

L’obiettivo che l’Amministrazione intende perseguire attiene all’installazione di strumenti di innovazione tecnologica e sociale in alcune piazze della Capitale, fra cui quella di Pietralata, affinché i possano trasformarsi in spazi sicuri, attrattivi, connessi e soprattutto accessibili a tutti i cittadini.

La sperimentazione prevede l’installazione del Wi-Fi gratuito e di una serie di elementi intelligenti: nell’area verde in via Cave di Pietralata è infatti possibile ricaricare lo smartphone tramite l’utilizzo di alcuni attrezzi ginnici che convertono l’energia prodotta dall’attività fisica in energia elettrica.

Non solo, un totem multimediale interattivo fornisce informazioni su meteo, cultura e attualità ma integrerà progressivamente anche servizi di primo soccorso e videosorveglianza.

Nella piazza vi sono anche tre panchine intelligenti alimentate con energia solare e attrezzate con accessori evoluti come la ricarica wireless, porte usb, radio e casse: inoltre, per tutti i residenti, viene proposto l’accesso ad un’apposita app gratuita che incentiva le attività del quartiere e facilita il processo di riappropriazione dei luoghi della città.

Maggiori dettagli nella pagina dedicata del sito del Comune di Roma.

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Data Valley Bene Comune, al via i laboratori di cittadinanza digitale

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Tutto è pronto per l’avvio dei laboratori di cittadinanza digitale denominati “Innovazione digitale: bene comune”, una serie di talk rivolti alla comunità di Rimini per avvicinare cittadini e imprese al digitale inteso come strumento democratico e inclusivo per uno sviluppo sostenibile.

Organizzati dal Laboratorio Rimini Tiberio e strutturati per fornire approfondimenti alla nuova Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna dal titolo “Data Valley Bene Comune“, i talk affrontano gli obiettivi e le azioni che la Regione intende attuare entro il 2025 per promuovere lo sviluppo di un ecosistema digitale regionale finalizzato al progresso sociale ed economico del territorio.

La scelta di affidare al Laboratorio Rimini Tiberio la programmazione di questi talk non è casuale: si tratta infatti dell’hub locale dell’Agenda regionale nato nel 2016 e impegnato a pensare nuove strategie di attrattività per la città.

Alla base della strategia regionale vi sono comunque i dati e le tecnologie innovative, due importanti capisaldi intrecciati per migliorare la qualità della vita dei cittadini e facilitare il governo dei territori nel rispetto della sostenibilità e dell’ambiente.

I talk riguarderanno le principali direttrici di lavoro della nuova Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, ossia la diffusione delle competenze digitali, la trasformazione digitale della PA e dei settori produttivi, la connessione del territorio e il contrasto alle marginalità geografiche e ai divari di genere.

Il programma degli incontri è consultabile sul sito del Laboratorio Aperto Rimini Tiberio, maggiori informazioni nel comunicato di Regione Emilia-Romagna.

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Open Fiber e South Working insieme per la diffusione della cultura digitale e il lavoro agile

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Open Fiber e South Working hanno siglato un memorandum d’intesa per diffondere la cultura digitale tra cittadini e amministratori con l’intenzione di innescare, in ambito pubblico e privato, iniziative volte a favorire il lavoro agile soprattutto nelle aree meno urbanizzate e in quelle montane che normalmente soffrono un disagio in termini di densità abitativa e connettività.

Tramite una mappatura utile ai lavoratori intenzionati a operare secondo i principi dello smart working, l’impegno delle due realtà verte da una parte nel creare i prerequisiti infrastrutturali che consentano di lavorare agilmente da remoto come per esempio la disponibilità di un’adeguata connessione, dall’altra invece di sdoganare le opportunità professionali e la piena cittadinanza digitale.

Tali interventi intendono permettere di rendere comunemente accettabile e percorribile il modello del lavoro agile oltre a combattere il fenomeno del digital divide tra aree infrastrutturalmente diverse del Paese con una diretta positiva ricaduta nel fenomeno di riurbanizzazione soprattutto dei piccoli borghi.

Nel corso del lockdown pandemico ben 6,58 milioni di italiani hanno sperimentato questa forma occupazionale: al termine dell’emergenza si stima che gli smart worker che manterranno, completamente o in parte, questa modalità di lavoro saranno pari a 5,35 milioni, dato decuplicato rispetto ai circa 570mila lavoratori prima della pandemia.

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Milano Partecipa, al via la manifestazione dedicata al futuro della democrazia nell’era digitale

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Parte oggi Milano Partecipa, la manifestazione dedicata al confronto sui temi del governo partecipato della cosa pubblica: promossa dal Comune di Milano e da Fondazione Cariplo, la tre giorni è incentrata sul futuro della democrazia nell’era digitale.

Attraverso una serie di dibattiti, incontri e tavole rotonde verranno affrontati i temi della rivoluzione digitale applicata alla governance della società ma anche all’accesso delle informazioni.

In particolare si intende coinvolgere la cittadinanza per fornire gli elementi che consentano di interpretare la realtà attuale concentrandosi sulla digitalizzazione del processo democratico, ma anche sul rapporto fra economia e territorio oltre ad uno sguardo su come le comunità locale interagiscono grazie all’uso delle nuove tecnologie.

Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale nella sezione dedicata al programma.

L’iniziativa ha il supporto di Intesa Sanpaolo, Gruppo CAP, Terna, Poste Italiane, Cariplo Factory e grazie a Mudec e Arena Listone Giordano con SkyTg24 come media partner.

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Progetto IO, i servizi di ACI approdano sull’app dedicata al cittadino

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L’ACI è formalmente parte di Progetto IO, l’iniziativa del Governo che promuove la cittadinanza digitale tramite un’app, chiamata IO appunto, che mette al centro il cittadino nel rapporto con la PA.

Sviluppata attraverso il Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la cui prima fase di sperimentazione ha interessato i Comuni di Milano, Torino e Ripalta Cremasca, l’app IO permette al cittadino di svolgere moltissime operazioni, che normalmente richiederebbero l’interfacciamento con gli sportelli della PA, direttamente dal proprio smartphone.

Infatti, in virtù dell’integrazione con le piattaforme pagoPA, ANPR e SPID, l’app IO consente ai cittadini di ottenere in modo semplice e veloce documenti, informazioni e scadenze relative ai propri adempimenti per poi provvedere, tramite l’app stessa, ad effettuare eventuali pagamenti ove dovuti.

In questo quadro di trasformazione digitale dei rapporti con la Pubblica Amministrazione, ACI ha deciso di implementare i propri servizi consentendo al cittadino di conoscere tramite l’app IO anche la posizione tributaria dei veicoli intestati, un avviso di scadenza del bollo auto, un eventuale avviso di bollo scaduto con contestuale possibilità di pagamento tramite PagoPA e la visualizzazione del Certificato di proprietà digitale del veicolo (CDPD).

Successivamente verrà integrato anche il servizio AvvisACI, un’importante opzione che permetterà agli automobilisti di essere avvisati tramite e-mail o SMS, ogni volta che viene trascritto al PRA un evento relativo ad un loro veicolo.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa.

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