Digi Point, la Provincia di Bolzano promuove una rete di punti di facilitazione digitale

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Per diffondere competenze digitali di base e supportare la popolazione resistente alla tecnologia promuovendo una piena inclusione digitale la Provincia di Bolzano offre una rete di punti di facilitazione digitale chiamata Digi Point.

Questi sportelli promuovono a coloro che non sono nativi digitali l’accesso alla cosiddetta amministrazione digitale: l’obiettivo è quello di non lasciare indietro nessuno, soprattutto i più anziani, grazie all’apertura di punti di facilitazione digitale nei Comuni del territorio.

A titolo esemplificativo i dipendenti di Informatica Alto Adige S.p.A (SIAG), società in house della Provincia, hanno allestito, durante la Fiera d’Autunno, un Digi Point a cui la popolazione ha potuto rivolgersi.

Maggiori informazioni nel comunicato della Provincia di Bolzano.

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Il Comune di Bra attiva uno sportello di facilitazione digitale

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Tutto è pronto per l’apertura, nella giornata di domani, del nuovo sportello di facilitazione digitale del Comune di Bra.

Si tratta di un’iniziativa che trae origine dal progetto delle reti di facilitazione digitale avviato dall’Ente insieme agli altri altri dieci comuni del Distretto sanitario (Cherasco, Ceresole, La Morra, Narzole, Pocapaglia, Sanfré, Santa Vittoria, Sommariva del Bosco, Sommariva Perno e Verduno).

In totale sul territorio vi saranno tre sportelli di facilitazione digitale di cui uno nel Comune di Bra e gli altri due a Cherasco e Ceresole.

Lo scopo è il potenziamento delle competenze digitali di base dei cittadini grazie alle risorse del PNRR.

Lo sportello è attivo nella Casa delle Associazioni di piazzetta Valfrè di Bonzo 2 e osserverà un’apertura bisettimanale grazie agli operatori appositamente formati per formare i cittadini ma anche per fornire assistenza con l’identità digitale o con la PEC ma anche con altri servizi digitali pubblici.

L’accesso allo sportello è gratuito.

Maggiori informazioni nel comunicato del Comune di Bra.

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Samsung lancia la nuova edizione di Innovation Campus

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Samsung Italia lancia la nuova edizione di Innovation Campus, il programma di alta formazione che intende offrire agli studenti competenze digitali avanzate e soft skill necessarie per essere inseriti nel mercato del lavoro: fra queste le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’IoT applicate al mondo dell’elettronica di consumo.

La nuova edizione del programma, nato nel 2020, ruota attorno allo sviluppo tecnologico dove l’uomo è al centro e la tecnologica è chiamata a migliorare la vita delle persone: l’intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando il modo di vivere e lavorare della società amplificando potenzialità e la creatività umane.

Ad oggi Innovation Campus ha coinvolto fino ad ora oltre 10.000 studenti su tutto il territorio nazionale e li ha accompagnati nei nuovi scenari professionali in ambito digitale.

Questa edizione del programma coinvolge quattro atenei distribuiti in tutto il Paese quali l’Università di Genova, l’Università di Pavia, l’Università di Pisa e l’Università del Salento oltre a Camplus, il network di residenze per studenti localizzate in 7 città italiane.

Maggiori informazioni nel comunicato di Samsung Italia.

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Basta un click, il Comune di Roma supporta le competenze digitali dei cittadini

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Il Comune di Roma, per agevolare la diffusione delle competenze digitali ai cittadini, avvia nel municipio IV il progetto di cultura digitale “Basta un click” rivolto alle famiglie, anziani e stranieri residenti sul territorio.

Tra gli obiettivi vi è quello di avvicinare le persone alla Pubblica Amministrazione tramite l’uso delle nuove tecnologie sostenendo così soggetti tipicamente esclusi digitalmente e tentando di colmare il digital divide per fattori culturali che comporta una sostanziale ineguaglianza fra i cittadini.

Tramite una formazione mirata, le persone appartenenti alle categorie più svantaggiate potranno accumulare le competenze digitali adatte a divenire autonome nell’utilizzo delle piattaforme web e nella fruizione dei servizi messi a disposizione dalle Pubbliche Amministrazioni oltre a beneficiare della velocizzazione delle pratiche burocratiche.

Il servizio verrà sostenuto dal personale appositamente selezionato che dovrà aiutare la popolazione nelle scuole, nei centri anziani e a domicilio.

Maggiori dettagli nel comunicato del Comune di Roma.

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Castelnuovo Placemaking Hub, a Castelnuovo Rangone nasce un hub per la trasformazione digitale

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A Castelnuovo Rangone nasce ufficialmente Castelnuovo Placemaking Hub, una piattaforma per la trasformazione digitale che, presso i locali ex CNA, permetterà di sviluppare competenze digitali e capacità imprenditoriali garantendo una ricaduta positiva sul territorio.

Il progetto intende rispondere alla domanda di personale qualificato da parte delle imprese ma anche alle necessità educative dei giovani che, all’interno del Castelnuovo Placemaking Hub potranno trovare una serie di possibilità formative complementari alla formazione scolastica per acquisire competenze digitali richieste dal mondo del lavoro.

Tra i servizi offerti dal nuovo hub vi sono, fra gli altri, percorsi di educazione alla robotica, offerte formative in ambito STEAM (Scienze, Tecnologia, Arte, Ingegneria e Matematica), corsi di formazione sulle competenze imprenditoriali, percorsi per l’apprendimento del coding e dei fondamentali di digital marketing.

L’hub prevede inoltre una serie di postazioni di coworking per studenti universitari e residenti che desiderano lavorare in remoto e uno sportello di facilitazione digitale per fornire assistenza e supporto nell’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione promuovendo comportamenti online consapevoli.

Il Comune di Castelnuovo Rangone investe complessivamente quasi 300mila euro per rendere il territorio sempre più attrattivo per coltivare talenti e per soddisfare i bisogni formativi dei giovani.

L’Hub sarà anche dotato di uno sportello di facilitazione digitale, che offrirà assistenza e supporto nell’accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione e promuoverà comportamenti online consapevoli, come la sicurezza dei dati e la privacy. 

Maggiori dettagli nel comunicato del Comune di Castelnuovo Rangone.

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Empowering Non Profit, al via la terza edizione del percorso dedicato alla trasformazione digitale delle organizzazioni non profit

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Al via la terza edizione di Empowering Non Profit, il percorso creato da Fondazione Carisbo e TechSoup per sostenere la trasformazione digitale delle organizzazioni non profit nell’area metropolitana di Bologna.

Insieme a questi due attori vi sono diverse realtà come Volabo, Assif, Assifero e OTC Emilia-Romagna: i partner lavorano insieme per consentire alle organizzazioni non profit di orientarsi tra i temi della trasformazione digitale acquisendo le competenze essenziali per l’impiego di strumenti digitali utili alla loro crescita.

Il percorso di formazione apre formalmente le candidature per l’edizione che si svolgerà tra settembre e novembre negli spazi del Boost Innovation Garage: la partecipazione al percorso per gli operatori delle organizzazioni non profit è completamente gratuita con la possibilità di fruire di workshop e masterclass, ossia sessioni di livello avanzato specificatamente pensate per dirigenti e responsabili di organizzazioni non profit, utili ad approfondire strumenti adatti alla gestione del team da remoto, allo smart working, alla cybersecurity, alla raccolta e all’analisi dei dati.

Non manca un approfondimento sui temi del marketing digitale e sulle strategie di fundraising: per candidarsi è sufficiente recarsi nella pagina dedicata al progetto.

Maggiori informazioni nel comunicato di Fondazione Carisbo.

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ReadyForIT+, al via il progetto dedicato alla formazione digitale dei NEET

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Fondazione Italiana Accenture ETS e Fondazione Vodafone Italia hanno annunciato l’avvio del progetto di ReadyForIT+, un’iniziativa di formazione digitale sostenuta tramite il bando Onlife promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale.

Grazie a questo progetto i giovani che non studiano e non lavorano, ossia i NEET, possono accedere gratuitamente a percorsi formativi brevi sviluppare competenze digitali utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.

In Italia i NEET rappresentano oltre il 25% della popolazione fra i 15 e i 34 anni: un importante fetta di popolazione che potrebbe, una volta formata, contribuire a soddisfare il crescente bisogno a parte delle imprese di figure professionali con competenze in ambito IT.

I corsi di formazione proposti dal progetto ReadyForIT+, tenuti da remoto, si articolano per un periodo di tre o sei mesi con un livello di complessità crescente e consentono di acquisire competenze soprattutto in ambiti quali la cybersicurezza e lo sviluppo software.

Il percorso, inoltre, prevede il rilascio di certificazioni Cisco oltre a un servizio di coaching specifico sulle soft e life skill.

Per avvicinarsi al percorso formativo gradualmente partendo dalle basi è stato inoltre reso possibile l’accesso al learning game LV8 sviluppato da Fondazione Vodafone Italia per consolidare le competenze digitali di base tramite l’esperienza videoludica.

Maggiori informazioni nel comunicato di Fondazione Accenture ETS.

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ISTAT, in Italia le competenze digitali di base rimangono poco diffuse

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Meno della metà degli italiani tra i 16 e i 74 anni nel 2021 era in possesso di competenze digitali di base: questa l’impietosa fotografia della statistica Today ISTAT su Cittadini e competenze digitali.

Si tratta di un risultato molto basso che colloca l’Italia al quart’ultimo posto in UE davanti a Romania, Bulgaria e Polonia.

Il dato è allarmante perché le competenze digitali rappresentano la componente fondamentale per accedere ai diritti sociali e di cittadinanza nonché all’istruzione digitale: in Europa per il 2030 si vorrebbe arrivare ad estendere le competenze digitali di base all’80% di cittadini tenendo conto che la media europea si attesta al 53,9% con punte particolarmente elevate nel caso di Finlandia e Olanda, rispettivamente 79,2% e 78,9%.

Chiaramente, ottenere il risultato prefissato sarebbe, per l’Italia, piuttosto difficoltoso perché richiederebbe un incremento medio annuo di 3,8 punti percentuali definendo una progressione significativa che si è registrata solamente nell’uso della rete durante gli anni della pandemia dove, di fatto, l’utilizzo di internet era stato fortemente indotto dagli eventi.

Secondo l’ISTAT, in Italia la distribuzione delle competenze digitali di base è particolarmente difficoltosa al Sud Italia, soprattutto in Calabria, Sicilia e Campania: il dato è parificato rispetto alla diffusione degli utenti internet, testimoniando un forte legame fra i due dati.

Maggiori dettagli nel comunicato di ISTAT.

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Digitale facile, al via la rete dei punti di facilitazione digitale

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Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha ufficializzato l’avvio della fase operativa della Rete Nazionale dei Punti di Facilitazione Digitale, l’iniziativa volta a colmare il divario digitale tramite l’apertura di 3.000 presidi di facilitazione digitale destinati alla diffusione di competenze digitali di base alla popolazione.

Con la firma dei Piani operativi da parte di tutte le Regioni e grazie alle risorse del PNRR verranno aperti punti fisici e itineranti per diffondere la cultura digitale contrastando il digital divide per fattori culturali e favorendo l’inclusione delle categorie più fragili.

Tra le attività formative previste in questi centri vi sono l’uso dell’identità digitale, l’app IO, l’utilizzo dell’ANPR, la navigazione in rete, il riconoscimento delle fake news, l’uso dei servizi di pagamento digitale, gli acquisti online e molto altro.

L’obiettivo è la formazione e quindi l’inclusione digitale di almeno 2 milioni di cittadini entro il 2026 permettendo il raggiungimento del livello base di competenze digitali richieste per il lavoro, per lo sviluppo personale e per l’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva come definito dal modello europeo DigComp.

Maggiori informazioni nel comunicato del Dipartimento per la trasformazione digitale.

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A Milano apre il primo Sky Up Digital Hub italiano

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La collaborazione fra Sky Italia e l’Associazione CAF – Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi ha permesso l’apertura oggi a Milano del primo Sky Up Digital Hub italiano.

Si tratta di uno spazio pensato per favorire l’inclusione digitale tra i giovani residenti in zone a basso reddito che li espongono a un maggiore rischio di esclusione digitale.

L’hub, inaugurato in zona Bisceglie presso la sede del Centro Educativo Diurno Teen Lab dell’Associazione CAF, punta a sostenere, tramite il digitale, i ragazzi durante il loro cammino di empowerment, apprendimento e orientamento professionale ideato per contrastare il fenomeno per la dispersione scolastica.

A disposizione dei giovani vi sono una connessione a banda-larga Sky Wifi, dispositivi e strumenti tecnologici forniti da Sky tra cui sistemi di editing video, applicazioni per lo sviluppo di contenuti creativi digitali, software di montaggio e attrezzatura per riprese audiovisive.

La dotazione consente agli utenti di potenziare le proprie competenze digitali sotto alla guida dei dipendenti Sky volontari: i percorsi di tutoring spaziano dal mondo dei social network a quello della protezione dei dati personali.

Maggiori dettagli nella notizia riportata da Sky TG24.

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