In concomitanza con il tracollo del rublo che si è registrato secondo il quadro delineato dalla Banca Centrale Russa il Governo ha avviato la fase di prova di un rublo digitale basato sulla tecnologia blockchain.
Si tratta di un’iniziativa realisticamente orientata alla riduzione dell’impatto delle sanzioni internazionali che ha portato VTB, la seconda banca più grande del Paese, a testare con successo transazioni con rubli digitali nella sua applicazione mobile.
La sperimentazione prevede la possibilità di effettuare pagamenti presso 30 punti vendita dislocati in 11 città del Paese senza commissioni per i cittadini e con una percentuale minima a carico delle imprese che useranno il nuovo sistema.
Con il nuovo sistema la BCR prepara una trasformazione del proprio sistema finanziario rendendolo più ermetico e proteggendolo alle restrizioni internazionali.
Il rublo digitale fa parte della CBDC, ossia Central Bank Digital Currency, ed è quindi emesso direttamente dalla BCR, conservato in portafogli elettronici e monitorato dai servizi di sicurezza del FSB, ossia i servizi segreti del Paese.
La Russia, che con questo sistema punta a sviluppare rapidamente un’alternativa al sistema di pagamenti globali Swift, si affianca agli 11 Paesi, tra cui la Nigeria, ad aver già introdotto una CBDC.
Prospetticamente Mosca ipotizza di estendere il rublo digitale a tutti i russi che lo desiderano entro il prossimo triennio.