Per contrastare le difficoltà che i cittadini italiani hanno nell’uso del digitale e delle nuove tecnologie è diventato pienamente operativo il Fondo per la Repubblica Digitale di cui avevamo già parlato: con la pubblicazione dei primi due bandi, Futura e Onlife, dedicati ad accrescere le competenze digitali delle giovani donne fra i 18 e i 50 anni e dei NEET compresi fra i 15 e i 34 anni.
In Italia circa 26 milioni di persone non hanno competenze digitali di base: un dato significativo che corrisponde al 54% della popolazione italiana tra i 16 e i 74 anni che si scontra con il 46% della media europea.
Il gap italiano può essere colmato con la disponibilità di percorsi di educazione digitale che aiutino anche a sanare un contesto di mancanza di conoscenze più esteso che comprende abilità cognitive complementari: si tratta dell’unica strada per produrre un impatto positivo sull’affermazione della cittadinanza digitale e sulla diffusione dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
Il Fondo è una innovativa partnership tra il pubblico e il privato sociale, tra il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale e il Ministero dell’Economia e delle Finanze da una parte e dall’Acri, ossia l’Associazione delle Fondazioni e delle Casse di risparmio.
Per partecipare ai primi due bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, Futura e Onlife, c’è tempo fino al 16 dicembre per presentare progetti sulla piattaforma Re@dy.
Maggiori informazioni nel comunicato presente sul sito del Fondo per la Repubblica Digitale.