Labmet, al via la piattaforma digitale della Città Metropolitana di Cagliari per favorire la partecipazione

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E’ stata presentata ufficialmente presso la Città Metropolitana di Cagliari Labmet, una piattaforma digitale ideata per favorire la partecipazione incentivando il governo aperto e le politiche che rendano le istituzioni pubbliche più trasparenti tramite il ricorso alla democrazia partecipante.

Il Laboratorio Metropolitano di Innovazione, questo il nome esteso che si nasconde dietro alla sigla Labmet, opera secondo i principi di Open Government promossi a livello governativo dal Dipartimento della Funzione Pubblica: si tratta del primo progetto nel suo genere in Sardegna.

Lo scopo è chiaramente quello di far interloquire cittadini e Istituzioni agevolando logiche di miglioramento da applicare ai territori a beneficio della qualità della vita per tutta la popolazione.

Per accedere alla piattaforma è sufficiente visitare il sito dedicato: la prima consultazione, attiva a partire da oggi, ha come oggetto il Canale Navigabile Terramaini – La Palma della città di Cagliari che può subire miglioramenti grazie al confronto con la cittadinanza.

Maggiori informazioni nel comunicato della Città Metropolitana di Cagliari.

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A Bari nasce il progetto EasyPal

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Nasce a Bari EasyPal, un progetto rientrante all’interno della Smart Specialization Strategy della Regione Puglia per attivare un nuovo modello di sviluppo economico basato sull’uso intelligente, inclusivo e sostenibile delle nuove tecnologie.

In particolare EasyPal rende proprie le dinamiche dell’open government per migliorare il rapporto fra la cittadinanza e la PA attraverso l’uso della tecnologia.

EasyPal è un progetto finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del bando Innolabs per la prototipazione di un vero e proprio ecosistema di servizi digitali che punta ad aiutare i Comuni pugliesi ad abbracciare l’innovazione promuovendo l’inclusività e la sostenibilità delle tecnologie e sollecitando la partecipazione dei cittadini e delle imprese nei servizi della PA.

Si tratta, a tutti gli effetti, di una declinazione locale dell’Agenda Digitale (Europea e Italiana) con l’obiettivo di sviluppare un modello di comunicazione digitale della PA funzionale all’ascolto delle reali esigenze di cittadini, associazioni e imprese per migliorare i servizi erogati. EasyPal è un progetto realizzato in partnership tra Servizi Locali Spa, l’Università del Salento, SBSoft Srl, Comune di Altamura, Comune di Laterza, Comune di Palagianello, Confcommercio Terra di Bari, GAL “Luoghi del mito e delle Gravine”.

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Perugia lancia Circoscrizione 4.0

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Nel quartiere di Ponte Felicino a Perugia, presso la sede della circoscrizione si è svolta oggi la presentazione del progetto Circoscrizione 4.0.

L’iniziativa, progettata e realizzata da Cisco e dal Comune di Perugia in forza dell’accordo di collaborazione siglato l’anno scorso, permette ai cittadini di prenotare in tempo reale e direttamente dalla propria circoscrizione i servizi erogati dagli operatori comunali delle sedi di Palazzo Grossi, Palazzo dei Priori e Monteluce.

La prima postazione è stata inaugurata appunto nella circoscrizione del quartiere di Ponte Felicino che è stata opportunamente ristrutturata per consentire agli abitanti del quartiere, ai commercianti e alle imprese di effettuare operazioni in loco senza dover effettuare trasferimenti e senza fare file.

Una postazione ad alto tasso di tecnologia

La postazione infatti è stata realizzata impiegando soluzioni di telepresenza e di collaborazione online Cisco che sfruttano due schermi da 55 pollici ad alta definizione che consentono la videoconferenza con l’operatore comunale oltre ad uno scanner per poter scambiare documenti.

La sede della circoscrizione è inoltre arricchita da un totem interattivo che consente di prenotare e gestire gli appuntamenti da web tramite PC o smartphone.

Circoscrizione 4.0 sarà attivo ufficialmente dal 30 gennaio 2018 con accesso iniziale a distanza ai servizi di edilizia e anagrafe ma da subito sarà anche possibile sfruttare il sistema per prenotare appuntamenti di videoconferenza con il Sindaco.

Perugia è la prima città in Italia ad erogare un servizio simile ai propri cittadini che si incardina nella più ampia progettualità di Perugia Ultra Digitale.

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Take The Date, la piattaforma per tutti gli eventi politici ed economici in Italia

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Se siete interessati alla politica italiana e agli eventi ad essa collegati anche in ambito economico, vi sarà capitato di fare fatica nel destreggiarvi nella giungla di convegni, conferenze stampa, eventi istituzionali, presentazioni di libri ad essa dedicati.

Non esisteva infatti un unico archivio centralizzato che faccia ordine nella materia catalogando gli avvenimenti più importanti, fino ad oggi.

Nomos Centro Studi Parlamentari ha infatti creato la soluzione digitale al problema.

Si tratta di Take The Date, una piattaforma interamente gratuita e unica nel suo genere che è in grado di segnalare tutti gli eventi politici ed economici a carattere istituzionale che si svolgono in Italia.

Gli eventi sono divisi in base a specifiche macroaree fra cui: energia, ambiente, sanità, politica, TLC, PA, lavoro e trasporti.

Gli eventi sono ricercabili tramite il motore di ricerca interno, ordinabili per data

Take The Date, non solo lettura ma anche segnalazione

Inoltre, grazie alla funzione di segnalazione, è possibile inserire un evento che, dopo essere stato verificato, verrà pubblicato gratuitamente sul portale a beneficio di tutti i visitatori.

Ogni venerdì pomeriggio, tutti gli utenti iscritti potranno ricevere inoltre una newsletter informativa contenente informazioni utili sui prossimi eventi calendarizzati in funzione delle categorie di interesse.

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SMAU, la nuova edizione è all’insegna della condivisione

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L’innovazione senza la condivisione perde molto del proprio potenziale.
Sulla base di questo assunto parte la nuova edizione di SMAU che da una fiera tecnologica si è evoluta nel corso del tempo in un appuntamento in cui la centralità è appunto la condivisione della conoscenza con l’incontro e il confronto di diverse esperienze in ambito innovativo italiane ed estere.

Nato nel 1964 come Salone Macchine e Attrezzature per l’Ufficio, lo SMAU ha cambiato più volte pelle nel corso degli anni fino a diventare, con l’edizione attuale, un luogo in cui le grandi, medie e piccole imprese di qualsiasi settore produttivo, come per esempio l’agrifood e il manifatturiero, possono trovare nuove opportunità e strumenti di lavoro per aumentare l’efficienza e la competitività in chiave digitale.

In tal senso è utile conoscere le strategie e le iniziative che grandi aziende hi tech come Cisco, Enel, Intel, QVC, Zambon stanno sviluppando in Italia e che verranno illustrate in un evento di Open Innovation.

Durante SMAU Sono previsti 250 workshop brevi, di meno di un’ora l’uno, dedicati alla formazione con professionisti indipendenti, docenti, formatori specializzati ed esperti di grandi aziende.
Gli argomenti sono svariati: Datacenter, Infrastrutture, soluzioni di Backup, Networking, Cloud Computing, Information Security, IoT, Big Data, Cybercrime, Business Continuity.

Spazio anche al RGPD

Durante la tre giorni di SMAU sarà prevista anche un’occasione per riflettere e discutere anche sul Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD), con il quale la Commissione europea intende supportare attivamente la protezione dei dati personali dei cittadini dell’Unione all’interno e all’esterno dei propri confini.

Il RGPD è già in vigore ma attualmente il 70% delle imprese italiane non risultano essersi adeguate: c’è tempo fino a maggio 2018 da quando scatterà il profilo sanzionatorio e, per questo, è bene che gli imprenditori ne siano debitamente informati.

Nei tre giorni di SMAU saranno presenti a Fieramilanocity 400 aziende, tra cui 250 startup.

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L’Estonia si prepara ad avere una propria moneta digitale

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L’Estonia si prepara ad essere la prima nazione al mondo ad avere una propria moneta digitale in grado di essere utilizzata per scambi globali.

Il Paese, nel corso dell’ultimo ventennio, è diventato il più tecnologico d’Europa grazie ad una serie di misure ma soprattutto una visione lungimirante del proprio Governo: si contraddistingue infatti per una presenza massiccia e diffusa della banda larga, una grande concentrazione di popolazione e talenti (soprattutto nella città di Tallin), molte agevolazioni per chi è interessato ad avviare una nuova attività in particolare modo se tecnologica e infine un programma di cittadinanza digitale fra i più innovativi e avanzati al mondo.

Vale la pena infatti ricordare che nel 2015 l’Estonia ha lanciato la propria eResidency, ossia una residenza elettronica per cui chiunque può diventare cittadino estone e aprire un’impresa in poco tempo senza dover effettuare fisicamente alcun ingresso nel Paese.

Non solo, nel giugno 2017 ha annunciato di essere in procinto di aprire un primo data center in Lussemburgo, per garantire la ridondanza di dati in caso di attacco o disastro, che avrà le medesime regole di protezione e autonomia che si applicano ad ambasciate estere.

Est Coin, la prima valuta digitale creata da uno Stato

Ora, in affiancamento alla residenza elettronica, è la volta della moneta elettronica.

Si chiama Est Coin ed è, a tutti gli effetti, la prima moneta virtuale creata da uno Stato: l’infrastruttura digitale sarà finanziata, sviluppata e regolata dal governo estone.

L’Est Coin sarà una valuta utilizzabile a livello globale, come confermato dal blog di Kaspar Korjus, il direttore del programma di eResidency del Governo estone, e il progetto è supportato anche dal fondatore del sistema per le transazioni monetarie Ethereum.

La sicurezza sarebbe garantita, oltre che dai soliti protocolli di sicurezza in materia di valute digitali, anche dal fatto che gli unici a poter gestire la moneta virtuale estone potrebbero essere coloro i quali siano in possesso di un’identità digitale estone affinché, appunto, il sistema di transazioni sia del tutto trasparente e affidabile.

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Casa del cittadino, a Bari una piattaforma digitale per governare meglio il Comune

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Il Comune di Bari, all’interno del programma di digitalizzazione dei processi amministrativi, sta progettando una serie di iniziative grazie alle risorse del Programma Operativo Nazionale per Città Metropolitane 2014-2020.

Fra queste spicca il progetto che l’Amministrazione locale ha battezzato come Casa del cittadino che rappresenta il cuore dell’Agenda Digitale del Comune di Bari 2016-2018.

Si tratta di un’iniziativa che punta a rivoluzionare il rapporto tra amministrazione e cittadini incentivando la piena partecipazione digitale sulle priorità della città grazie a strumenti tecnologici in grado di favorire il dibattito pubblico.

L’obiettivo è uno snellimento, nella massima trasparenza, del dialogo tra istituzioni e portatori di interesse locali.

Casa del cittadino: un luogo virtuale per esaltare la partecipazione alla vita della città

La Casa del cittadino del Comune di Bari punta ad attivare ambienti di discussione virtuali sui principali temi dell’agenda urbana dotando i cittadini di strumenti come le petizioni online, laboratori di co-progettazione, le consultazioni certificate o il crowdfunding civico.

In questo modo i cittadini potranno esprimere le proprie opinioni orientando le scelte dell’Amministrazione nel pieno rispetto dell’autonomia del Comune e del bisogno evidente di valorizzazione della partecipazione civica ai processi decisionali.

Si può parlare quindi di una vera e propria piattaforma abilitante dedicata alla eDemocracy che il Comune di Bari sta integrando in modo nativo nel portale comunale al fine di garantire il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza digitale a quanti vorranno fornire pareri sull’operato dell’Amministrazione o elaborare proposte in forma singola o collaborativa che partano dal basso.

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Online il portale open data della Regione Siciliana

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La Regione Siciliana ha pubblicato il proprio portale ufficiale dedicato agli open data con l’intenzione di creare le fondamenta per un modello di open government data dell’intero territorio regionale.

Il portale, raggiungibile al sito dati.regione.sicilia.it è uno strumento di primaria importanza per la corretta valorizzazione del patrimonio informativo pubblico.

Esso infatti consente di poter consultare dati pubblici in formato aperto e incentivarne il riuso per favorire trasparenza e facilità di accesso alle informazioni prodotte ed elaborate dalla PA regionale.

La piattaforma tecnologica si basa sulla soluzione open source CKAN (Comprehensive Knowledge Archive Network) sviluppata dalla organizzazione no profit Open Knowledge Foundation ed adottata anche da varie altre regioni italiane tra le quali Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Marche, Basilicata, Lazio, Puglia, Umbria e Veneto.

Open data per tutto il territorio

Si tratta dell’avvio di un progetto ad ampio respiro che vuole portare gradualmente ad arricchire la capacità del territorio siciliano di catalizzare dataset

L’obiettivo progettuale è la pubblicazione, attraverso un processo graduale, di dataset di titolarità della Regione Siciliana e di altre pubbliche amministrazioni del territorio regionale che consentano la realizzazione di sinergie con tutti i soggetti, anche privati, coinvolti nell’erogazione dei servizi pubblici.

Il portale open data della Regione Siciliana si inquadra nelle iniziative concernenti l’Agenda Digitale regionale all’interno delle misure previste dal Piano triennale per l’informatica nella PA 2017 – 2019 (Allegato 5 – Paniere dataset open data, componente regionale) ed è curato dall’Assessorato dell’economia con il supporto dell’Ufficio per l’attività di coordinamento dei sistemi informativi regionali e l’attività informatica della Regione e delle pubbliche amministrazioni regionali.

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SPC, al via la federazione delle infrastrutture digitali della PA

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La Pubblica Amministrazione italiana si dota di un nuovo strumento a vantaggio dei cittadini per snellire l’erogazione dei servizi digitali e attuare la propria trasformazione digitale.

Grazie all’accordo relativo al Lotto 4 del contratto quadro del Sistema Pubblico di Connettività tra il raggruppamento temporaneo d’imprese (Almaviva, Almawave, Indra e PwC) e Consip, si completa l’iter che prevede la possibilità, da parte della PA, di richiedere l’attivazione di portali e servizi digitali.

Il vantaggio è che ogni PA, dal Ministero fino al piccolissimo Comune, può effettuare la richiesta di attivazione di uno specifico servizio on line che verrà abilitato nel giro di un paio di mesi dalla richiesta senza dover passare attraverso l’iter burocratico di gare e aggiudicazioni, spesso fonte di ricorsi e lungaggini amministrative. e abbattendo i costi.

La piattaforma permetterà ai cittadini e alle imprese di accedere a ciascun servizio abilitato anche con un’applicazione attraverso il proprio smartphone o tablet.

I servizi digitali attivabili riguardano settori nevralgici come l’anagrafe (fra cui la richiesta dei certificati, residenza, stato civile, …), il controllo dei tributi, il pagamento delle multe ma anche l’accesso al fascicolo digitale del cittadino, quello sanitario elettronico, l’interazione con i Centri Unici per la Prenotazione (CUP) e l’accesso ai musei.

SPC: un sistema per l’abbattimento dei costi della PA relativi al digitale

Grazie a questa nuova opportunità, la PA si appresta ad eliminare le soluzioni in-house di ogni singolo ente e garantire l’interoperabilità dei sistemi che saranno perfettamente integrati con SPID e la piattaforma PagoPA.

Qualunque Comune, sia esso una grande città come Milano o un piccolo Comune della provincia, potrà avere i medesimi servizi.

Le Pubbliche Amministrazioni interessate potranno aderire al contratto quadro tramite l’apposito sito www.spclotto4.it presentando un piano dei fabbisogni.

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Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un dataset relativo alle patenti di guida

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Continua la pubblicazione di dati aperti da parte della Pubblica Amministrazione: questa volta tocca al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, sul portale dedicato ai dati aperti, ha pubblicato un nuovo dataset relativo alle patenti di guida.

Si tratta di un archivio contenente l’elenco delle patenti di guida attive, ossia le autorizzazioni amministrative alla guida di autoveicoli e motoveicoli, prelevato dal database nazionale gestito dalla Motorizzazione Civile per gli individui abilitati alla guida su strada.

Le patenti di guida in formato aperto e suddivise per regione

I dati contenuti nell’archivio pubblicato, aggiornati al 26 maggio scorso, sono divisi per Regioni e permettono moltissime elaborazioni in virtù della grande mole di informazioni contenute: sono infatti presenti le date di rilascio, i punti complessivi, l’età dei conducenti e così via.

Delle 38.731.069 patenti attive in Italia, la Lombardia detiene il primato con 6,4 milioni di patenti pari al 16,64% del totale, seguita dal Lazio con 3,7 milioni, pari al 9,67%.

Seguono Campania, Veneto e Sicilia tutte con poco più di 3 milioni di patenti di guida attive.

Dalle informazioni ricavate, dal nuovo dataset si scopre che il 58,23% delle patenti (oltre 22,5 milioni) appartiene a conducenti tra i 45 anni fino a oltre 65 anni mentre il 19% dei conducenti è tra i 35 e i 44 anni, il 14% tra i 25 e i 34 anni e infine circa un 8% per le persone al di sotto dei 25 anni.

Gli italiani sono piuttosto virtuosi alla guida, con circa il 54,49% degli aventi diritto con il massimo di 30 punti, mentre il 43% hanno tra i 29 e i 20 punti patente.

Risulta prossimo allo 0 il dato dei guidatori con un numero esiguo di punti compreso tra 9 e zero.

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