Great Innova, a Cuneo la sesta edizione del festival dell’innovazione

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Si è tenuta oggi a Cuneo la sesta edizione del festival dell’innovazione Great Innova, una manifestazione dedicata al mondo delle nuove tecnologie che si concentra nell’affrontare il dilemma emergente fra sviluppi tecnologici e valori morali e sociali.

L’evoluzione delle tecnologie emergenti, come per esempio l’intelligenza artificiale, la robotica, la biotecnologia e la sorveglianza, portano infatti alla luce diverse questioni etiche riguardanti la privacy, la sicurezza, la responsabilità e la distribuzione dei benefici.

Maggiori informazioni nel comunicato del Comune di Cuneo e nella pagina dedicata alla manifestazione.

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WhatsApp potenzia la privacy e migliora la gestione delle chiamate

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WhatsApp, nella consueta ricerca di migliorare il servizio e rendere più sicure le comunicazioni tra gli utenti, ha introdotto due novità che migliorano la privacy e la gestione delle chiamate indesiderate che gli utilizzatori della celebre app potrebbero ricevere.

La prima funzione riguarda il controllo della privacy istituendo una sorta di centro di configurazione che permetta agli utenti di conoscere tutte le opzioni di protezione disponibili tra le chat in modo da poter scegliere consapevolmente il livello di protezione più idoneo.

Basta selezionare la funzione di avvio controllo, nelle impostazioni sulla privacy, per accedere ai vari livelli di sicurezza disponibili per i messaggi, le chiamate e le informazioni personali: si tratta di un incremento rispetto alle ultime funzioni dedicate al miglioramento della privacy come, per esempio, la protezione delle conversazioni più importanti tramite password, l’introduzione dei messaggi effimeri o il blocco degli screenshot durante la visualizzazione.

La seconda funzione invece permette di silenziare le chiamate da numeri sconosciuti.

Il sistema, in automatico, filtra le chiamate di spam, truffe e le telefonate in arrivo da persone sconosciute: permarrà la visibilità delle stesse che però non genereranno una notifica sonora in modo che non possano disturbare l’utente ma comunque possano essere eventualmente riconsiderate nel caso di falsi positivi.

Maggiori informazioni nel comunicato sul blog di WhatsApp.

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WhatsApp lancia Canali

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WhatsApp lancia una nuova funzionalità, anticipata abbondantemente da una serie di indiscrezioni, chiamata Canali: si tratta di una modalità di comunicazione ibrida che porta tra le finestre di chat un’informazione simile a quella veicolata dalle newsletter.

Tramite una sezione Aggiornamenti, separata dalle restanti conversazioni, le aziende e Pubbliche Amministrazioni potranno interagire velocemente con gli iscritti ai singoli canali sia per fornire comunicazioni di emergenza sia per veicolare messaggi inerenti ad attività ed eventi.

La nuova funzione è stata concepita in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della Sanità, l’International Rescue Committee e squadre calcistiche, come il Manchester City.

La funzione Canali vuole diventare il sistema di messaggistica broadcast più sicuro e idoneo con la dovuta attenzione alla privacy degli utenti: la cronologia dei Canali sarà memorizzata sui server di WhatsApp solo per 30 giorni.

Canali sarà disponibile inizialmente in Colombia e a Singapore per poi essere progressivamente rilasciato nel resto del mondo.

Maggiori informazioni nel comunicato sul blog di WhatsApp.

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WhatsApp introduce Chat Lock per aumentare la privacy delle conversazioni

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Per aggiungere un ulteriore livello di privacy alle conversazioni WhatsApp ha introdotto una nuova funzione denominata Chat Lock, ossia lucchetto per le chat.

Si tratta di un’opzione che permette agli utenti di bloccare l’accesso a una o più conversazioni attive spostandole in un’apposita cartella contenitore.

Questa cartella è accessibile esclusivamente tramite una procedura di autenticazione che può essere effettuata tramite password o tramite biometria: la scelta tra l’inserimento di una password o l’impostazione dell’autenticazione biometrica, ossia impronta digitale o scansione del volto, dipende dalle preferenze degli utilizzatori.

In questo modo è possibile mantenere maggiormente riservate delle conversazioni, individuali o di gruppo, per porle al riparo da sguardi indiscreti qualora, per esempio, lo smartphone non sia nelle mani del suo proprietario.

Le conversazioni beneficiano della nuova funzione Chat Lock semplicemente selezionando l’opzione di blocco che si evidenzia toccando il nome della chat: per sbloccarla è sufficiente effettuare l’operazione inversa.

Maggiori informazioni nel comunicato sul blog di WhatsApp.

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Al via la costruzione dell’anagrafe digitale dei dipendenti pubblici

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale dedicato all’anagrafe digitale dei dipendenti pubblici vengono gettate le basi per il censimento digitale di tutti gli appartenenti alla Pubblica amministrazione.

L’obiettivo è il perseguimento di un migliore coordinamento delle attività di organizzazione delle amministrazioni facendo emergere i fabbisogni di personale e di programmazione delle assunzioni favorendo, nel contempo, i processi di sviluppo delle competenze.

Il passo successivo è la creazione del fascicolo digitale del dipendente, integrato con le informazioni acquisite sul Portale inPA, che conterrà le informazioni sul percorso professionale di ogni lavoratore pubblico a partire dal percorso formativo affrontato fino alla mobilità.

L’anagrafe digitiale dei dipendenti pubblici si basa su un’innovativa piattaforma digitale che conoscerà un primo periodo sperimentale, di almeno sei mesi, per raccogliere e disciplinare le informazioni contenute: dai dati anagrafici ai dati curriculari ed economici.

Tutti i dati trattati saranno gestiti secondo la normativa vigente in materia di protezione dei dati personali e resi analizzabili in forma aggregata anche per fini statistici.

Maggiori informazioni nel comunicato del Ministro per la Pubblica Amministrazione.

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Natale in privacy, il Garante aiuta a proteggere i dati personali durante le feste

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Per aiutare le persone a proteggere i propri dati personali durante il periodo festivo, il Garante della Privacy ha pubblicato un vademecum che ricorda a tutti quali comportamenti occorre tenere per evitare di cadere vittime di truffe digitali o di perdere il controllo dei propri dati.

Si tratta dell’edizione aggiornata del vademecum Natale in privacy diffuso dall’Autorità tramite i propri profili social: in pochi e semplici passi è quindi possibile capire come trascorrere il periodo festivo in sicurezza evitando brutte sorprese dovute a falsi messaggi di auguri ma anche un utilizzo improprio delle connessioni Wi-Fi di alberghi o ristorante e, ancora, incauti acquisti online spinti dall’emotività o dall’urgenza derivante dal periodo.

La prima linea di difesa per un poter affrontare serenamente le feste è comunque dettata da un comportamento scrupoloso nella gestione delle informazioni, soprattutto foto e video, che vengono spesso con leggerezza trasferite ad altre persone o pubblicate online: questa mancanza di attenzione può risultare particolarmente problematica se il materiale divulgato interessa minori.

Bisogna sempre riflettere prima di mettere a disposizione di terzi o condividere informazioni personali ma anche prima di registrarsi su siti e piattaforme, soprattutto quelle che si ritengono essere gratuite, magari approfondendo adeguatamente l’informativa privacy per conoscere esattamente da chi e per quali scopi verranno usati i propri dati.

Maggiori informazioni nel comunicato del Garante.

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Smart Life Festival, al via a Modena la manifestazione dedicata alla cultura digitale

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Tutto è pronto per l’inizio di Smart Life, il festival dedicato alla cultura digitale che si tiene a Modena dal 29 settembre al 2 ottobre: oltre 80 appuntamenti dedicati a tecnologia, innovazione ma anche arte, sanità, scuola e spettacolo animeranno la vita della città approfondendo il rapporto uomo e macchina nei diversi campi affrontati.

Non a caso la kermesse è dedicata al tema dell’umanesimo 5.0, sviluppando il rapporto tra uomo e tecnologia in riferimento ai big data, alla privacy digitale ma anche alla telemedicina e alle arti basate sull’uso del digitale.

Tutti gli appuntamenti si tengono in presenza ma esiste anche un palinsesto di dirette streaming per agevolare la fruizione dell’evento da remoto.

Basta collegarsi al sito ufficiale della manifestazione per vedere un programma completo: diversi incontri, fra quelli che si terranno durante il festival, verranno registrati e resi disponibili sul canale YouTube della manifestazione.

L’iniziativa è frutto della collaborazione fra Comune di Modena, Fondazione Collegio San Carlo, Fondazione Modena, Unimore, Provincia di Modena e molti altri fra cui diverse associazioni del territorio come CNA Confesercenti e Confindustria Emilia.

Maggiori dettagli nel comunicato del Comune di Modena.

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Telefono Azzurro e il Garante insieme per tutelare i minori nell’universo digitale

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Telefono Azzurro e il Garante per la Protezione dei Dati Personali hanno siglato un protocollo d’intesa per aiutare i minori tutelandoli nell’universo digitale.

In particolare, si pone alla base del Manifesto di Pietrarsa con lo scopo di educare i bambini al valore dei dati per renderli persone, cittadini e consumatori davvero consapevoli: l’accordo si concretizza con una serie di azioni volte a supportare il mondo scolastico locale e nazionale nella diffusione della cultura della protezione dei dati personali e del rispetto della vita privata.

La prima iniziativa figlia dell’intesa è il programma I Love Privacy, ideato per educare cinque milioni di bambini a riconoscere il valore dei propri dati e imparare a tutelarli.

Nel corso del tempo si succederanno diverse attività e progetti di educazione digitale e di sensibilizzazione al rispetto della vita privata e della protezione dei dati personali frutto della cooperazione comune sfruttando le competenze, le esperienze e i poteri di entrambe.

Maggiori informazioni nel comunicato di Telefono Azzurro.

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Google Analytics, il Garante evidenzia la violazione della normativa sulla protezione dei dati

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Al termine di una lunga e complessa istruttoria il Garante della Privacy ha emesso un provvedimento in cui ammonisce una società commerciale per l’uso di Google Analytics in virtù della non liceità del trasferimento dei dati collezionati dal software e inoltrati verso gli Stati Uniti dopo che è stato invalidato il privacy shield e, quindi, si è di fatto reso necessario un nuovo accordo fra Europa e Stati Uniti sulle garanzie per il trasferimento dati.

A seguito dell’ammonizione, la società dovrà regolarizzare la posizione introducendo adeguate misure per la salvaguardia dei dati e relativo trasferimento: quanto accaduto alla società oggetto del provvedimento ovviamente si applica a tutte le società che fanno uso del software analitico di Google.

Nei fatti Google, tracciando le informazioni degli utenti dei siti web in cui è installata la versione di Google Analytics, diviene Responsabile del Trattamento senza che però sia effettivamente possibile imporgli le previsioni di legge applicabili e quindi sia sottoposto alla negoziazione auspicabile nel caso di gestione dei dati personali.

Questo perché Google si autonomina attraverso i propri termini di servizio innescando il problema di trasferimento internazionale di dati verso gli Stati Uniti.

Si aggiunge inoltre che i dati necessari al funzionamento dei siti internet, ossia quelli generalmente raccolti dai browser attraverso i cookies, possono essere mescolati con altre informazioni collezionate da Google nel caso in cui l’utente che naviga sia anche utilizzatore dei servizi della multinazionale americana: si pensi all’utente che rimane loggato al proprio account Google e che naviga su altri siti.

Il risultato è una profilazione marcata che sfrutta l’aggregazione di dati altrimenti non disponibili e che, evidentemente, svelano maggiori informazioni di quelle di cui un singolo soggetto trattante dovrebbe disporre se non autorizzato espressamente a farlo.

All’orizzonte non si preannuncia una soluzione semplice: nelle “Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA” AgID incentiva l’adozione di una versione opensource per il tracciamento delle statistiche di accesso dei siti internet che sia rispettosa della normativa vigente in materia di privacy.

Certo è che non è chiaro cosa possa succedere adesso a coloro che vorranno persistere nell’utilizzo di Google Analytics stante l’asimmetria di potere contrattuale derivante dalla primaria posizione di mercato assunta da Google nel settore dei servizi di web analytics.

Maggiori dettagli nel comunicato del Garante.

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Google Foto potenzia la sicurezza di immagini e video sensibili

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Google ha esteso la funzionalità locked folder di Google Foto che consente di proteggere immagini e video sensibili nascondendoli dalla libreria principale.

Da oggi è infatti possibile provvedere ad una protezione addizionale della directory con una password o con l’accesso biometrico per evitare che terzi possano accedere a tali informazioni.

La novità, annunciata qualche mese fa e messa in produzione oggi, è già integrata in alcuni dispositivi Google ed è in fase di estensione a tutti i dispositivi equipaggiati con Android 6 o versioni superiori.

Foto e video contenuti nella locked folder non saranno quindi visualizzabili nella griglia foto, nei ricordi, nelle ricerche o negli album né saranno accessibili da altri dispositivi sincronizzati: si tratta quindi a tutti gli effetti di una cartella segreta accessibile solo al proprietario.

La configurazione della funzionalità è effettuabile all’interno della sezione utilità nel menù raccolta ed è sufficiente seguire le semplici istruzioni disponibili a video: i dispositivi Google Pixel permettono inoltre di salvare foto e video ripresi dalla fotocamera di questi smartphone direttamente all’interno della locked folder.

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