Syllabus, online il portale della formazione dedicato alle persone che lavorano nella PA

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Nasce il nuovo Syllabus, il portale della formazione del capitale umano delle amministrazioni pubbliche.

Il progetto mira a sviluppare le competenze dei dipendenti pubblici, supportandone la crescita professionale attraverso percorsi formativi mirati e differenziati contribuendo a promuovere i processi di innovazione delle amministrazioni a partire dalla transizione digitale, ecologica e amministrativa.

Il portale è destinato ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici presenti in Italia garantendo la possibilità di acquisire le competenze indispensabili a vincere le nuove sfide della PA e incentivando il rinnovamento del panorama di conoscenze dei dipendenti in servizio.

Syllabus  prevede un catalogo online di contenuti gratuiti e in costante aggiornamento per la formazione personalizzata, in modalità e-learning, a partire da una rilevazione strutturata e omogenea dei fabbisogni formativi.

Dopo una prima autoverifica delle proprie competenze i dipendenti pubblici possono iniziare un percorso di miglioramento grazie a logiche di apprendimento continuo in condivisione: per ogni nuovo obiettivo formativo raggiunto sono previsti degli attestati digitali di conseguimento di livello, ossia i Digital Badge.

L’accesso al portale avviene tramite Spid, Cns e Cie.

Maggiori informazioni nel comunicato del Dipartimento di Funzione Pubblica.

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Al via la costruzione dell’anagrafe digitale dei dipendenti pubblici

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale dedicato all’anagrafe digitale dei dipendenti pubblici vengono gettate le basi per il censimento digitale di tutti gli appartenenti alla Pubblica amministrazione.

L’obiettivo è il perseguimento di un migliore coordinamento delle attività di organizzazione delle amministrazioni facendo emergere i fabbisogni di personale e di programmazione delle assunzioni favorendo, nel contempo, i processi di sviluppo delle competenze.

Il passo successivo è la creazione del fascicolo digitale del dipendente, integrato con le informazioni acquisite sul Portale inPA, che conterrà le informazioni sul percorso professionale di ogni lavoratore pubblico a partire dal percorso formativo affrontato fino alla mobilità.

L’anagrafe digitiale dei dipendenti pubblici si basa su un’innovativa piattaforma digitale che conoscerà un primo periodo sperimentale, di almeno sei mesi, per raccogliere e disciplinare le informazioni contenute: dai dati anagrafici ai dati curriculari ed economici.

Tutti i dati trattati saranno gestiti secondo la normativa vigente in materia di protezione dei dati personali e resi analizzabili in forma aggregata anche per fini statistici.

Maggiori informazioni nel comunicato del Ministro per la Pubblica Amministrazione.

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Poste Italiane lancia il progetto Polis

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Si chiama Polis ed è il progetto di Poste Italiane destinato ai settemila Comuni italiani con meno di 15mila abitanti per semplificare l’accesso dei cittadini alla Pubblica Amministrazione trasformando, di fatto, gli uffici postali in sportelli in grado di erogare servizi della PA.

L’iniziativa, del valore di 1,12 miliardi di euro, è finanziata con 800 milioni tramite il piano complementare del PNRR mentre, per la restante parte, l’intervento è direttamente in capo a Poste Italiane.

Fra i servizi erogati dagli uffici postali appartenenti alla rete Polis vi sono: la richiesta di carta identità elettronica, la richiesta del passaporto, la richiesta dei certificati di stato civile e anagrafici, le autodichiarazioni di smarrimento, la denuncia di detenzione e trasporto di armi, la richiesta di riemissione di codice fiscale, l’estratto conto posizioni debitorie, la visura di planimetrie catastali, la domanda di esenzione canone Rai, le deleghe per i soggetti fragili, i certificati giudiziari, la documentazione ISEE, l’estratto contributivo, il modello Obis per i pensionati, la certificazione unica, il rilascio patente nautica e la denuncia e richiesta duplicati patente.

I primi 18 sportelli della rete Polis, su un totale stimato di 6.933 uffici postali da realizzare nei successivi anni, apriranno a marzo nei Comuni di Tolmezzo (Ud), Lamon (Bi), Calazicorte (LC), Gattico-Veruno (NO), Taggia (IM), Colecchio (PR), Alto Remo Terme (BO), Borgo a Mozzano (LU), Magione (PG), Cepagatti (PE), Macchiagodena (IS), Piedimonte Matese (CE), Bernalda (MT), Cetraro (CS) e Aragona (AG).

Inoltre, è prevista la nascita di 250 sedi per il co-working nel centro di medie e piccole città e la collocazione, all’esterno degli uffici, di appositi armadi digitali con i quali erogare servizi con un’operatività 24 ore su 24.

Gli uffici postali fungono così da presidio territoriale istituzionale per le quasi 11 milioni di persone, di cui più della metà ha oltre 65 anni, che potrebbero risultare escluse dall’accesso dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione.

Maggiori dettagli nel comunicato stampa di Poste Italiane.

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Al via la Piattaforma Digitale Nazionale Dati

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La Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) è stata lanciata dal MITD, il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale, per consentire lo scambio di informazioni tra gli enti e la Pubblica Amministrazione nonché per l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati pubbliche.

Questa piattaforma, prevista espressamente dal PNRR, vuole dare applicazione al principio del once-only, ossia l’inserimento delle informazioni solo una volta: questo principio evidenzia come cittadini e aziende non debbano più fornire dati che la PA già possiede.

Attualmente infatti è ancora diffusa la necessità di ripresentare i medesimi documenti a diversi Enti o, nella peggiore delle ipotesi, a diversi uffici del medesimo Ente: un’inefficienza totale considerando che dovrebbe essere onere delle Pubbliche Amministrazioni occuparsi dello scambio delle informazioni senza gravare sulla popolazione.

Contestualmente alla presentazione della piattaforma, è stato pubblicato il primo avviso per i Comuni interessati con un primo stanziamento di 110 milioni di euro per i Comuni che vogliono pubblicare nel catalogo della PDND le API necessarie all’integrazione dei dati.

La domanda di adesione alla piattaforma deve essere presentata entro il 17 febbraio 2023.

Maggiori informazioni nel comunicato del MITD.

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Università di Trento e Trentino Digitale insieme per la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni

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Università di Trento e Trentino Digitale hanno firmato un accordo triennale, rinnovabile, per avviare una serie di attività congiunte, iniziando con l’apertura di un laboratorio di ricerca e didattica presso gli spazi di Trentino Digitale che consiste in una serie di aule e laboratori peer ospitare attività di ricerca e formazione nell’ambito dell’informatica, elettronica e telecomunicazioni.

L’idea alla base del connubio è quella di sviluppare progetti innovativi nell’ambito della trasformazione digitale e dei servizi per la pubblica amministrazione e delle telecomunicazioni garantendo una grande permeabilità fra le risorse umane che lavorano nelle due strutture coinvolte e la coprogettazione di attività didattiche e formative, inclusi corsi di alta formazione su tematiche di interesse comune.

Maggiori informazioni nel comunicato della Provincia Autonoma di Trento.

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